Europee 2009: per una politica pulita

Basta truffe!

GLI ITALIANI AL PARLAMENTO EUROPEO – 1

 

[archiviato il referendum, torniamo al nostro amato Parlamento Europeo…avevamo promesso degli approfondimenti sugli eletti, e puntualmente da oggi ve li forniremo]

Ci sono diverse situazioni da evidenziare, secondo noi meritano attenzione.

Iniziamo dal nord, stavolta.

 

 

CIRCOSCRIZIONE NORD-OVEST

 

Il POPOLO DELLA LIBERTA’ ha ottenuto 8 seggi.

Primo eletto naturalmente è risultato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: 628MILA voti per lui.

Altrettanto prevedibilmente, secondo si è piazzato il Ministro Ignazio La Russa, con 223MILA preferenze.

Come vi abbiamo spiegato nei giorni precedenti le elezioni, questi 850mila voti si sono riversati sugli altri candidati, nel senso che due NON eletti dai cittadini verranno investiti del ruolo di parlamentare europeo.

850MILA voti su 2MILIONI900MILA: circa il 30%. Voti dispersi, o se volete voti garantiti al partito con il “trucco” della candidatura di incompatibili.

Concentriamoci sugli eletti, dunque.

Niente da dire su Mauro, Albertini, Comi, Bonsignore, Ronzulli e Fidanza (sesto eletto con meno di 27 mila preferenze).

Chi ha beneficiato dunque dei voti (e della poltrona) di Berlusconi e La Russa?

Cristiana Muscardini (ex Alleanza Nazionale): eletta con 26mila preferenze personali, un decimo di quelle di La Russa

e

Iva Zanicchi (proprio lei!): eletta con 22mila preferenze.

 

Il PARTITO DEMOCRATICO ha ottenuto 5 seggi, andati regolarmente ai primi 5 candidati in ordine di preferenze ottenute. Per la cronaca, si tratta di Cofferati, Toia, Panzeri, Susta e Balzani.

 

La LEGA NORD ha ottenuto anche lei 5 seggi, ma nel suo caso occorre qualche precisazione e qualche conto.

Primo eletto, con più di 170MILA preferenze, è infatti Umberto Bossi, ministro e parlamentare. Come per Berlusconi e La Russa, non eleggibile.

Secondo eletto Matteo Salvini, parlamentare anch’egli: 70MILA preferenze incamerate e da “passare” a un collega di partito.

240MILA preferenze per due parlamentari, su un totale di 1MILIONE 600MILA: il 15% dei voti.

Terzo è risultato Mario Borghezio (il quale risultava candidato in più circoscrizioni, ma eletto solo in questa): in ogni caso, sono state 48MILA le preferenze per lui.

Quarto risulta invece Fiorello Provera, ex presidente della provincia di Sondrio, con le sue 27MILA preferenze.

Quinto infine Francesco Speroni, che come Borghezio, pur essendosi candidato in più circoscrizioni è risultato eletto solo in questa, motivo per cui le sue 19MILA preferenze non vanno considerate “regalo” per i colleghi non eletti.

Veniamo ai sostituti degli ineleggibili:

Oreste Rossi, primo dei non eletti e dunque in teoria ripescato, sul suo sito personale dichiara a quanto pare di voler accettare la carica: ha 6 mesi di tempo per dimettersi da Consigliere Regionale del Piemonte, e portare a Strasburgo le sue 14MILA preferenze;

Nulla da dire su Sonia Viale, eletta anche lei con sole 14MILA preferenze.

Qualora Rossi dovesse rifiutare, risulterebbe eletto Roberto Pedretti, con 13MILA preferenze.

 

L’ITALIA DEI VALORI ha ottenuto due seggi, entrambi assegnati a candidati incompatibili, per motivi diversi:

Luigi De Magistris, in quanto candidato in più circoscrizioni che ha scelto quella del Nord-Est, rinunciando a 86MILA preferenze;

Antonio Di Pietro, in quanto parlamentare, conferisce ai colleghi di partito più di 81MILA preferenze;

167MILA su 636MILA: il 26%.

eletti risultano dunque Sonia Alfano (anche lei candidata in più circoscrizioni, ne riparleremo) con 28MILA e

Gianni Vattimo con poco meno di 15MILA (più del quarto e quinto eletti della Lega Nord, dunque).

 

Infine l’Unione Di Centro, che elegge Magdi Cristiano Allam con 39MILA preferenze, mentre resta fuori Emanuele Filiberto che pure ne ha raccolte più di 22MILA.

 

 

Quanto ai partiti che non hanno conquistato neppure un seggio, non avendo superato il quorum, ci sono alcuni dati significativi:

  • nella Lista comunista e anticapitalista, Margherita Hack supera le 23MILA preferenze e Vittorio Agnoletto le 21MILA (entrambi però erano candidati in più circoscrizioni);
  • nella lista Pannella Bonino, invece, Emma Bonino supera le 70MILA preferenze su 251MILA voti totali (da sola la parlamentare – e quindi incompatibile – raccoglie cioè quasi il 28% del totale).

 

 

Eccoci finalmente alle prime conclusioni:

grazie ai voti di Berlusconi e La Russa, risultano elette due candidate, Cristiana Muscardini e Iva Zanicchi, che per preferenze ricevute si piazzano dietro rispettivamente a 3 e addirittura 5 CANDIDATI NON ELETTI del Partito Democratico, ma nel caso della Zanicchi persino dietro a Emanuele FilibertoMargherita Hack;

alcuni dei candidati che avevamo segnalato in quanto incompatibili hanno ottenuto risultati piuttosto scadenti. Ci dispiace “infierire” (stiamo pur sempre parlando del partito più votato), ma nel Popolo della Libertà ci sono ben 4 PARLAMENTARI (che in quanto tali dovrebbero essere radicati sul territorio, quindi riconosciuti, quindi votati) che invece risultano NON ELETTI, e anche con scarti sensibili: Laura Ravetto, deputata (meno di 8MILA PREFERENZE); Giuseppe Menardi, Senatore (APPENA 7MILA PREFERENZE); Valentina Aprea, deputata (6MILA500 preferenze); e addirittura ELENA CENTEMERO, deputata, che raccoglie la miseria di 1.731 PREFERENZE, ULTIMA NELLA SUA LISTA;

Nell’Unione di Centro, LUCA VOLONTE’ (Presidente del gruppo UDC alla Camera) viene superato addirittura da Emanuele Filiberto.

Crediamo di poter fornire una spiegazione piuttosto agevole: la nostra Camera dei Deputati viene costituita attraverso il procedimento delle liste bloccate e della cooptazione (le candidature in più circoscrizioni dei Leader di partito, che prontamente lasciano il posto ai non eletti…). Succede che diversi Parlamentari non siano eletti realmente dal popolo. Di più: alcuni si ritrovano nelle liste di un Partito per decisione della dirigenza dello stesso, senza aver mai ricevuto un consenso reale in termini di preferenze. Sono questi stessi parlamentari ad andare incontro a figuracce nelle elezioni del Parlamento Europeo (pur restando invariato il sistema delle liste bloccate e della candidatura in più circoscrizioni…).

 

Infine un dato impressionante: sommando le preferenze dei candidati eletti in più circoscrizioni (quelli cioè che hanno “rifiutato” il seggio ottenuto in questa circoscrizione – pur avendo superato il quorum) e di quelli incompatibili perché parlamentari, presidenti di provincia, sindaci di città con più di 15mila abitanti, assessori e consiglieri regionali (siano essi stati eletti o meno, i loro voti sono pur sempre voti non pienamente legittimi, visto che nel migliore dei casi dovrebbero dimettersi da una carica), otteniamo

 

QUASI 1 MILIONE 500MILA VOTI, IL 17%, SONO STATI DESTINATI A CHI NON AVREBBE DOVUTO NEANCHE PRESENTARSI A QUESTE ELEZIONI

ma soprattutto

6 ELETTI SU 21 PER LEGGE NON POSSONO ACCETTARE LA CARICA!

(potrebbero diventare 7 nel caso in cui Oreste Rossi della Lega Nord scegliesse di rimanere al Consiglio Regionale del Piemonte)

30 giugno 2009 Posted by | Gli Eletti | , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 2 commenti